Academy for Coaching Innovation
Dal 2013 Alleniamo il Cambiamento e Formiamo il Futuro
Più di 600 Coach formati e accreditati ICF
Oltre 8.000 ore di Executive, Business & Innovation Coaching
Più di 40 progetti di Corporate Change & Innovation














I nostri Corsi e Master

Business Innovation Coaching For Executives
Un Master di 175 ore per professionisti e manager che vogliono allenare il cambiamento, generare nuove prospettive di innovazione e prepararsi ad agire a livello Executive.
La frequenza a questo master garantisce l’opportunità di accumulare 100 ore di vero coaching aziendale – in buona parte remunerato – tramite il nostro progetto Coach Bridge, così da maturare le ore richieste per l’accreditamento ICF, costruirsi una esperienza autentica e dare più valore al tuo CV da coach.
Inoltre, dall’edizione di ottobre 2025, il master include la certificazione internazionale ICAgile Agile Coach (ICP-ACC), offrendo una doppia qualifica ICF + Agile Coach.

Life & Business Innovation Coaching
Un corso di 85 ore accreditato Level 1 ICF dedicato a chi vuole iniziare a lavorare come coach con basi solide, concrete e riconosciute.
Il corso ti guiderà passo dopo passo nello sviluppo delle 8 Core Competencies ICF e non solo, con un approccio pratico, esperienziale e subito spendibile nella vita professionale e personale. Ideale come base per chi vuole iniziare a lavorare come Life, Executive & Business Coach accreditato ICF.
Il corso non include il progetto Coach Bridge e la certificazione ICP-ACC di Agile Coach.
Vuoi ricevere la brochure dei nostri corsi?
Con la brochure ti regaliamo anche l’iscrizione alla Yucan Coaching Guide,un corso di coaching gratuito in 80 puntate via email che riprende tutti gli argomenti del nostro Level 2.
Alleniamo Leader, formiamo Coach
Non offriamo solo corsi, ma percorsi che uniscono metodologia internazionale, esperienza reale e visione dell’innovazione.
Il nostro approccio fonde le competenze umanistiche del coaching ICF con la concretezza del mondo business ed executive, arricchendole oggi con le certificazioni ICAgile.
Tutti i nostri programmi sono costruiti sulla base di solide evidenze scientifiche, evitando approcci come la PNL, poco pertinenti al coaching professionale e più vicini ad altre professioni
Chi sceglie Yucan vive un training basato su casi reali, pratica aziendale attraverso il progetto Coach Bridge, e strumenti per agire sia sul piano individuale, sia a livello di team che su quello organizzativo.
Il risultato non è soltanto un titolo, ma la capacità di accompagnare persone e imprese nelle sfide di cambiamento, con credenziali riconosciute a livello globale.

I nostri programmi
La prossima edizione dei corsi è prevista per il 15 ottobre 2025

Life & Business Innovation Coaching
- 8 Core Competencies ICF
- L’ascolto ed empatia
- Comunicazione e domande potenti
- La strategia di sessione
- Le dinamiche della Motivazione Umana
- La comunicazione e Il metamodello
- Professional Branding
- Strategie di avvio alla Professione
- Preparazione esame ICF
- Mentor Coaching a livello ACC (Bars)

Business Innovation Coaching for Executives
- Programma Level 1 +
- Teoria delle decisioni
- Leadership Creativa
- Dinamiche emotive
- Team Coaching
- Teorie dell’Innovazione
- La metodologia Agile
- Coaching e AI
- Mentor Coaching a livello PCC (Markers)
- Coach Bridge (100 ore di pratica remunerata)
- Supporto Post Corso
Nella nostra brochure troverai i programmi di dettaglio, le date degli incontri, i costi, come funziona Coach Bridge e alcuni dettagli sulla certificazione in Agile Coaching.
Con la brochure ti regaliamo anche l’iscrizione alla Yucan Coaching Guide, un corso di coaching gratuito in 80 puntate via email che riprende l’intero programma del nostro Level 2.
Qui trovi l’indice e la puntata 8 che ti spiega il viaggio da ACC a MCC
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Alcune referenze
Un vero master a livello universitario che ti prepara concretamente a servire clienti come Executive e Business Coach. Particolarmente interessante ed utile è come Mauro Beretta sia riuscito ad integrare, grazie alla sua notevole esperienza, le metodologie di coaching con quelle tipiche dell’innovazione.
Il corso in Innovation Coaching condotto dal docente e professionista Mauro Beretta è stato ispirante e di grande aiuto nell’approcciare una nuova professionalità che contribuisce a formarmi come professionista a tutto tondo. Mi ha permesso di approfondire molte tematiche e strumenti utili per gestire meglio il rapporto con colleghi e altri professionisti, così come per supportare i clienti nella gestione delle loro dinamiche personali in ambito lavorativo.
Dopo anni di attività manageriale, volevo investire sulle skill orientate allo sviluppo delle persone e cercavo contenuti concreti e un programma compatibile con i miei ritmi di lavoro: ho trovato esattamente quello che serviva, oltre ad un gruppo molto stimolante e un docente che rimarrà sempre un mentore!
Ho scelto Yucan Academy per affinare le mie competenze manageriali e ho trovato un percorso estremamente concreto e applicabile al mio ruolo di Area Manager in Angelini Pharma.
Ogni modulo mi ha offerto strumenti utili per migliorare la mia capacità di guidare team numerosi e complessi, aumentando motivazione, collaborazione e performance.
Ho apprezzato in particolare l’approccio pratico del coaching, che mi ha aiutato a comunicare in modo più efficace, gestire meglio le dinamiche interne e valorizzare i talenti dei miei collaboratori.
Oggi sento di avere maggiore consapevolezza e strumenti per portare risultati duraturi grazie a uno stile di leadership più autentico e incisivo.
Il percorso con Mauro mi ha aiutato a migliorare le capacità di leadership, gestione del cambiamento e decisionali ma soprattutto mi ha insegnato a potenziare le performance altrui, stimolare l’innovazione nelle Organizzazioni partendo dalle persone, quindi facilitare la crescita personale e professionale, affrontare sfide specifiche e per traguardare obiettivi personali e organizzativi.
Scarica la nostra brochure: troverai i programmi di dettaglio, le date degli incontri, i costi e come funziona Coach Bridge.
Con la brochure ti regaliamo anche l’iscrizione alla Yucan Coaching Guide, un corso di coaching gratuito in 80 puntate via email con cui potrai conoscerci.
Vedi i contenuti ed un esempio nella prossima sezione.
Yucan Coaching Guide
Avvicinati al coaching con la nostra guida gratuita
La Yucan Coaching Guide è il tuo punto di partenza ideale per scoprire il coaching in tutte le sue sfaccettature. Un percorso gratuito, pensato per chi desidera esplorare questa disciplina con la qualità e la profondità che contraddistingue la nostra Academy of Coaching Innovation.
Riceverai via email settimanalmente una selezione esclusiva di contenuti, direttamente dalle lezioni del nostro Master ICF Level 2 “Business Innovation Coaching for Executives”. Ogni puntata, curata personalmente da Mauro Beretta, CEO Yucan Innovation Design e fondatore della Academy, ti offrirà teoria, strumenti pratici, casi reali e preziose riflessioni dal suo taccuino di coach.
Che tu sia semplicemente curioso o stia valutando un futuro nel coaching, questa guida ti fornirà una panoramica completa e autorevole, senza pressioni e con spunti concreti per la tua crescita.
Di seguito troverai l’indice degli argomenti e un esempio di una puntata dal titolo: Dal Metodo alla Maestria: il viaggio da ACC ad MCC.
Tutte le puntate della Coaching Guide
Coaching essentials
- 1Benvenuto nella nostra Newsletter
- 2Cos'è davvero il coaching (e cosa non è)?
- 3Dal mio Taccuino: Quando ho cercato di "salvare" un coachee… e ho sbagliato tutto
- 4Perché la formazione ICF in coaching ha delle regole (e noi le seguiamo)
- 5Che coach vuoi diventare? Le vere differenze tra Business, Executive e Life
- 6Dal mio Taccuino: Quando il business coaching diventa trasformazione personale
- 7Quando il coaching diventa di squadra: il Team Coaching
- 8Che livello di coach vuoi essere? Guida pratica a ACC, PCC, MCC
- 9Come funziona davvero l'accreditamento ICF
- 10Dal mio Taccuino: Un giorno da coach: il mio diario senza filtri
Structure, ethics, and growth in coaching
- 11Sei coach solo quando fai coaching? (Spoiler: NO)
- 12Dal mio Taccuino: Le 3 trappole del neo-coach (ci sono passato anche io)
- 13Coaching in un Mondo incerto: come restare lucidi nel caos
- 14Diventare coach: come costruirsi una carriera solida (davvero)
- 15Dal mio Taccuino: Il giorno in cui il coachee ha insegnato qualcosa a me
- 16Serve davvero un contratto nel coaching? Sì. E ti spiego perché
- 17L'accordo di coaching: molto più di una formalità
- 18Cosa è (davvero) responsabilità del coach?
- 19Dal mio Taccuino: Un feedback che mi ha fatto male. Ma aveva ragione.
- 20Il coachee è responsabile di qualcosa? Sì, ed è fondamentale.
- 21Come si misura il successo in un percorso di coaching?
- 22Dal mio Taccuino: Una sessione disastrosa. Eppure utile.
- 23Markers e Bars ICF: come si valuta davvero una sessione
ICF core competencies
- 24Le 8 competenze fondamentali del coaching professionale
- 25Codice etico ICF: coaching con integrità
- 26Dal mio Taccuino: Quando ho detto "Non sono il coach giusto per te!"
- 27Core Competency 1: Agire secondo l'etica professionale
- 28Core Competency 2: Avere una mentalità da coach (coaching mindset)
- 29Dal mio Taccuino: Quella volta che ho perso il mindset da coach… e l'ho recuperato
- 30Core Competency 3: Stabilire accordi chiari e utili
- 31Dal mio Taccuino: Un accordo poco chiaro può rovinare una sessione. Ecco cosa mi è successo
- 32Core Competency 4: Costruire fiducia e sicurezza con il cliente
- 33Core Competency 5: Essere pienamente presenti (anche nei silenzi)
- 34Dal mio Taccuino: Quella volta che ho "perso presenza"… e il coachee se n'è accorto
- 35Core Competency 6: Ascoltare attivamente (oltre le parole)
- 36Core Competency 7: Evocare consapevolezza e insight
- 37Dal mio Taccuino: Il coachee ha avuto un insight potente… mentre io pensavo alla spesa
- 38Core Competency 8: Facilitare crescita, azione e autonomia
- 39Dal mio Taccuino: Il coaching fatto al bar (spoiler: non era coaching)
Coaching tools
- 40Cos'è davvero l'empatia (e perché non basta "sentire")
- 41Approccio Egoless: quando il coach fa un passo indietro per farne fare uno avanti
- 42Dal mio Taccuino: Quando ho sbagliato ad "accelerare" l'innovazione del coachee
- 43Ascolto, emozioni e sentimenti: la relazione che trasforma
- 44Tecniche pratiche per gestire le emozioni in sessione
- 45Ascoltare i valori e i bisogni nascosti del coachee
- 46Gli strumenti dell'ascolto: cosa ci serve davvero?
- 47Dal mio Taccuino: La volta in cui ho capito che non stavo ascoltando davvero
- 48Le barriere più comuni all'ascolto (e come smontarle)
- 49Come si formulano domande potenti e trasformative
- 50Dal mio Taccuino: Le domande più strane (e inutili) che ho fatto in coaching
- 51Assertività nel coaching: dire le cose con coraggio e rispetto
- 52Obiettivi nel coaching: chiarezza, direzione, significato
- 53Obiettivo strumento o obiettivo fine? Come distinguerli
- 54Obiettivi "verso" e "via da": motivare senza manipolare
- 55Gli obiettivi: di chi sono, davvero?
- 56Dal mio Taccuino: Il peggior obiettivo mai posto (e cosa ho imparato)
Mind & behavior
- 57Come percepiamo la realtà – introduzione ai filtri cognitivi
- 58Generalizzazioni, cancellazioni, distorsioni: gli errori di percezione
- 59Canali rappresentazionali: visivo, auditivo, cinestesico
- 60Dal mio Taccuino: Quel silenzio che diceva più di mille parole
- 61Gestire le opzioni: aiutare il coachee a vedere possibilità
- 62La volontà di agire: come nasce davvero l'azione
- 63Preoccuparsi o occuparsi? Un cambio di mindset decisivo
- 64Motivazione: i bisogni di base e cosa succede se non sono soddisfatti
- 65Il continuum della motivazione: da "devo" a "scelgo"
- 66Cos'è il Flow (e perché nel coaching è un segnale potente)
- 67Dal mio Taccuino: Il coachee che non parlava mai… eppure cambiava
- 68Le potenzialità umane: scoprirle, valorizzarle, allenarle
Coaching innovation tools
- 69Coaching e Innovazione: il ruolo del coach nei processi di cambiamento
- 70Cicli di feedback nell'innovazione: come il coaching li sostiene
- 71Le dinamiche umane nell'innovazione aziendale
- 72Dal mio Taccuino: coaching e innovazione in un'azienda che non voleva cambiare (e forse non poteva)
- 73Pitch Coaching: allenare chiarezza, sintesi e impatto comunicativo
- 74Coaching e Intelligenza Artificiale: alleanza o minaccia?
Coaching areas
- 75Startup Coaching: il coaching per chi parte da zero
- 76Dal mio Taccuino: L'errore che ho fatto con un founder (e che oggi evito)
- 77Coaching per PMI: sfide, linguaggi, adattamenti
- 78Coaching in azienda: cosa funziona davvero (e cosa no)
- 79Dal mio Taccuino: quando una sessione ha fatto tremare un'intera cultura aziendale
- 80Life Coaching: tra cliché, verità e approccio professionale
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Dalla nostra Coaching Guide #8/80
Dal metodo alla maestria:
Il viaggio da ACC a MCC
Diventare coach non significa ottenere un’etichetta, ma intraprendere un vero percorso di crescita professionale. Le credenziali ICF – ACC, PCC e MCC – rappresentano le tappe di questa carriera: non semplici certificazioni formali, ma livelli progressivi di professionalità, responsabilità e maestria.
Ognuno di questi livelli racconta uno stadio diverso di maturità: dall’avere le basi solide per avviare la professione, al saper gestire con sicurezza processi di coaching complessi, fino a incarnare una presenza che diventa catalizzatrice di trasformazioni profonde. Non sono, dunque, scelte di “stile personale”, ma gradi di adesione a uno standard internazionale che scandisce la crescita del coach e garantisce qualità e affidabilità per i clienti.
Nel corso di questa puntata, dopo aver descritto come evolve il coaching ai tre livelli, illustrerò anche i processi di accreditamento che consentono di ottenere queste credenziali professionali, rimandando a tre tabelle riassuntive finali per i dettagli legati a requisiti formativi, ore di esperienza e modalità di applicazione.
La carriera del Coach
Chi è il coach ACC
Il coach ACC è una persona che ha da poco avviato la sua carriera, ma già padroneggia con solidità le competenze fondamentali. Nelle sue sessioni si percepisce una grande cura nel seguire la struttura del processo: ascolta, fa domande, guida con ordine il percorso. È un coaching che dà sicurezza al cliente, perché non lascia nulla al caso.
Dal punto di vista del cliente, avere un coach ACC significa poterlavorare su obiettivi concreti, ben delimitati, con la certezza che il coach porterà sempre il focus sul risultato. È come avere un professionista “metodico” che accompagna passo passo, creando chiarezza, supporto e disciplina. È il livello ideale per chi si affaccia al coaching per la prima volta.
Chi è il coach PCC
Con il PCC si entra in una fase di maggiore maturità. Il coach non si limita più a condurre con metodo, ma si muove con fluidità dentro la relazione. Le sue domande non sono solo puntuali, ma entrano in profondità; i silenzi diventano spazi di riflessione; i clienti non si sentono semplicemente accompagnati, ma co-protagonisti.
Dal punto di vista di chi riceve coaching, la differenza è evidente. Con un coach PCC si lavora non solo sugli obiettivi dichiarati ma anche su ciò che li sostiene: valori, convinzioni, schemi di relazione. Il cliente percepisce un senso di partnership: non è più un percorso “condotto” dal coach, ma un cammino condiviso, dove emergono consapevolezze nuove e trasformazioni più durature.
Chi è il coach MCC
Arrivare all’MCC significa toccare il livello di maestria. L’esperienza e le migliaia di ore di pratica consentono un coaching che appare naturale, senza forzature, quasi “invisibile”. Il coach MCC è presente con totale fiducia nella capacità del cliente e sa co-creare uno spazio di trasformazione profonda. Usa il silenzio come strumento potente, coglie le sfumature, lavora non solo sul singolo ma sul sistema intorno.
Dal punto di vista del cliente, il coaching con un MCC è spesso un’esperienza sorprendente: non si tratta solo di raggiungere obiettivi, ma di un vero spostamento di prospettiva. Le conversazioni diventano catalizzatori di cambiamento, le intuizioni arrivano in modo quasi naturale e l’impatto va oltre il tema portato, abbracciando spesso l’identità e la leadership personale.
In conclusione la differenza tra ACC, PCC e MCC non è solo nelle ore di formazione o di esperienza, ma nel modo in cui il coach “si porta” dentro la relazione. L’ACC offre struttura e metodo, il PCC regala partnership e profondità, l’MCC crea spazi trasformativi di maestria.
Per i clienti significa scegliere non solo un livello di esperienza, ma anche un diverso modo di essere accompagnati. C’è chi ha bisogno di un coach ACC per iniziare a lavorare in sicurezza su obiettivi concreti, chi cerca un PCC per esplorare a fondo risorse e blocchi interiori, e chi sente di voler lavorare con un MCC per intraprendere un viaggio trasformativo che può toccare dimensioni molto profonde della propria crescita.
I processi di accreditamento
In fondo a questa puntata troverà tre tabelle riassuntive dedicate ai percorsi di accreditamento ACC, PCC e MCC: uno strumento pratico per orientarsi tra requisiti, ore di pratica e costi. Prima di arrivarci, però, è importante chiarire alcuni concetti, perché dietro a quei numeri ci sono differenze sostanziali nel modo in cui ci si forma e si sviluppa la professione di coach.
La formazione rappresenta il primo elemento. Chi sceglie un programma accreditato ICF – Level 1, Level 2 o Level 3 – si trova davanti a un percorso più lineare, perché tutto è già incluso: ore di lezione, mentor coaching e performance evaluation. Esiste però anche la possibilità di arrivare a una credenziale partendo da corsi non accreditati ICF: in questo caso si entra nel cosiddetto Portfolio Path, che richiede molta più documentazione (attenzione ai programmi, alle ore, ai contenuti e ai docenti) ed è generalmente più oneroso perché alcuni requisiti – come il mentor coaching – vanno acquistati a parte.
Il secondo pilastro è l’esperienza di coaching reale. ICF non si accontenta di un titolo formativo: pretende che il coaching sia stato praticato con clienti reali. Per questo stabilisce un numero minimo di ore (100 per l’ACC, 500 per il PCC, 2.500 per l’MCC) e distingue tra ore pagate e non pagate. Le ore pagate sono fondamentali, perché dicono che il coach è già percepito come professionista. Inoltre, occorre lavorare con un numero minimo di clienti diversi, perché la varietà delle esperienze è ciò che costruisce solidità e flessibilità nella pratica.
Un terzo elemento cruciale è il Mentor Coaching: dieci ore di supervisione distribuite su almeno tre mesi, di cui almeno tre individuali, con un coach più esperto. Nei programmi accreditati queste ore sono integrate e coordinate dalla scuola; nei percorsi Portfolio o nei vecchi ACSTH vanno invece ricercate e acquistate separatamente. Per molti coach questa è una delle esperienze più formative, perché il mentor fornisce feedback diretto e mirato sullo stile e sulla qualità delle sessioni.
Infine, ci sono i due momenti che segnano il vero “esame di passaggio”: la Performance Evaluation e l’esame scritto ICF (ICF Credentialing Exam). La Performance Evaluation è il cuore dell’accreditamento, perché è qui che un coach dimostra di saper applicare sul campo le Core Competencies. Il candidato deve registrare una sessione di coaching (tra i 20 e i 60 minuti) con un cliente reale, e in alcuni casi fornire anche la trascrizione integrale.
Ma c’è un punto fondamentale: la modalità di valutazione cambia a seconda del livello del percorso. Nei programmi Level 1 la registrazione è valutata secondo le BARS (Behaviorally Anchored Rating Scales), mentre nei programmi Level 2 si utilizzano i PCC Markers, un sistema molto più fine e rigoroso.
Le BARS sono delle scale ancorate a comportamenti osservabili. Per ciascuna competenza, l’assessor valuta come il coach svolge determinate azioni – ad esempio invitare il cliente a definire l’obiettivo della sessione – e le colloca lungo una scala che va da insufficiente a esemplare. Per l’ACC è sufficiente dimostrare un livello “sufficiente”: il coach mostra di padroneggiare le basi, anche se non sempre con piena fluidità o sensibilità. Le BARS misurano in sostanza la correttezza tecnica e l’adeguatezza del processo.
I PCC Markers, al contrario, funzionano come un sistema di evidenze binarie: 34 comportamenti osservabili che devono essere presenti o meno. Ogni marker corrisponde a un indicatore preciso: ad esempio, non basta che il coach chieda “qual è il tuo obiettivo oggi?”, ma deve co-creare con il cliente il criterio con cui il successo della sessione sarà riconosciuto. Se questo comportamento è presente, l’assessor registra il marker come “osservato”; se manca, “non osservato”. È un cambio di livello radicale: dai BARS, che attestano la sufficienza tecnica, si passa ai Markers, che certificano la partnership matura e trasformativa tipica del PCC.
La Performance Evaluation non è solo un filtro selettivo, ma un potente strumento di crescita. Gli assessors ICF, costantemente calibrati a livello internazionale, offrono feedback che aiutano il coach a riconoscere i propri punti di forza e le aree di miglioramento. Per molti candidati, è proprio in questo passaggio che avviene la vera evoluzione: dal “saper applicare delle tecniche” al “diventare coach” in senso pieno, consapevole e maturo.
ACC, PCC, MCC: Le tabelle riassuntive dei requisiti
Dopo aver esplorato il significato profondo delle credenziali ICF e come si evolvono la pratica e la presenza del coach a ogni livello, è il momento di avere a portata di mano tutti i dettagli pratici. Le seguenti tabelle riassumono in modo chiaro e conciso i requisiti fondamentali per ottenere le credenziali ACC, PCC e MCC, inclusi formazione, esperienza, mentor coaching e costi. Sono uno strumento essenziale per chiunque voglia pianificare il proprio percorso di accreditamento con l’International Coaching Federation.



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Yucan aderisce agli standard internazionali di ICF
- General Disability Policy
- DEIJ Statement (Diversity, Equity, Inclusion, Justice)
- Grievance Policy (Gestione dei reclami)
- Participation Policy
- Partial Completion Policy
- Payment/Fees Policy
- Refund Policy
- Transfer of Credit Policy
- Illness Policy
- Statement on Ethics, Integrity, Transparency















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